martedì 30 dicembre 2008

Il problema dell'immigrazione è diventato imbarazzante per Berlusconi


COME CI VEDONO – Il quotidiano inglese “The Guardian” dedica un articolo all’acuirsi del problema degli sbarchi sulle coste dell’Italia meridionale, riferendosi in particolare ai massicci arrivi degli ultimi giorni.

Commentando i risultati di un rapporto dell’ONU presentato ieri, secondo il quale gli sbarchi in Italia sono in considerevole aumento, l’autorevole quotidiano inglese sottolinea come il problema dell’immigrazione sia motivo di forte imbarazzo per il governo Berlusconi, che aveva basato molto della sua campagna elettorale sulla promessa di risolverlo.

Ho tradotto, e riporto di seguito, i principali passaggi dell’articolo, a firma John Hooper.


Il numero degli immigrati che raggiungono le coste meridionali dell’Italia dopo un pericoloso viaggio dall’Africa è aumentato di oltre il 50% quest’anno, secondo la fotografia scattata dall’ONU, che sottolinea il crescente dilemma morale e diplomatico che i Paesi dell’Europa meridionale dovranno affrontare nel 2009.

Anche prima dell’ondata di sbarchi degli ultimi giorni, il numero di arrivi quest’anno aveva toccato quota 33000 - 13000 in più rispetto al 2007, secondo il quadro tracciato ieri dall’UNHCR, l’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati. Di altri 500, molti dei quali in cerca di asilo politico e provenienti da Paesi come la Somalia, si è accertata o si teme la morte prima del raggiungimento delle coste.

Dal 24 dicembre, altre 2400 sono sbarcate sulle isole tra la Libia e la Sicilia. Lo sbarco più recente è avvenuto domenica quando una nave con 331 immigrati a bordo si è schiantata sugli scogli che circondano la piccola isola vulcanica di Linosa.

Gli attraversamenti del Mediterraneo in pieno inverno una volta erano una rarità. Ma Laura Boldrini, portavoce dell’UNHCR in Italia, afferma che sono diventati sempre più frequenti. Questo è ancora più pericoloso perché le condizioni del mare possono cambiare in modo più improvviso nei mesi più freddi. (…)

Il ministro degli Interni italiano, Roberto Maroni, ha minacciato ieri di mettere sugli aerei i nuovi arrivati e rimandarli ai loro paesi d’origine. Ha affermato che i voli inizieranno "domani o dopodomani al massimo". Ma non è chiaro in che modo questi voli possano essere effettuati nel rispetto dei trattati internazionali sugli immigrati che chiedono asilo politico. Secondo l’ UNHCR, gli arrivi via mare normalmente comprendono un numero di persone alle quali successivamente viene concesso lo status di rifugiati politici superiore alla norma.

Maroni ha inoltre affermato che incontrerà le controparti di Cipro, Grecia e Malta il 13 gennaio "per cercare una strategia comune". Ma i suoi sforzi per risolvere il problema, sempre più urgente, non sono sufficienti per la destra italiana, e la notte scorsa si sono visti i segni di una crepa nel governo di Silvio Berlusconi sulla materia. Sebbene Maroni abbia dichiarato che la maggior parte degli immigrati illegali sono persone arrivate in Italia legalmente e rimaste nel Paese oltre la scadenza dei loro permessi, gli sbarchi mediterranei, con le loro drammatiche immagini di sopravvissuti esausti, stanno sollevando molti dubbi sulla promessa elettorale di Berlusconi di risolvere il problema dell’immigrazione.

L’arrivo di così tanti immigrati negli ultimi giorni è un fatto molto imbarazzante per questo governo, soprattutto perché molti dei suoi elettori hanno creduto che il tanto decantato accordo con la Libia avrebbe arrestato il flusso. (…)

Il 30 agosto Berlusconi ha firmato con il leader libico, il colonnello Gheddafi, quello che è stato salutato come un accordo storico per sanare le ferite dell’occupazione coloniale italiana dello stato nordafricano. Roma ha preso accordi per importanti investimenti di lungo termine nelle infrastrutture libiche e gli esponenti del governo hanno detto chiaramente di aspettarsi da Gheddafi un aumento della sorveglianza congiunta, già concordato dal precedente governo di centro-sinistra. (…)

L’ultima ondata di arrivi ha fatto sollevare vive proteste dagli scranni di alcuni esponenti della maggioranza, i quali sospettano che il leader libico stia cercando di ottenere ulteriori concessioni prima di prendere seri provvedimenti sul commercio di esseri umani che parte dal suo Paese versi i porti mediterranei.

John Hooper, Thousands more migrants reach Italy's shores, The Guardian, 30/12/2008

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