mercoledì 18 marzo 2009

Benedetto XVI sproloquia, la politica tace


"Non servono [i preservativi] anzi aumentano i problemi", ha detto Ratzinger mentre volava verso il Camerun, prima tappa della sua visita in Africa, continente in cui vive il 67% dei sieropositivi dell'intero pianeta. Parole che in un istante demoliscono anni di campagne di informazione e sensibilizzazione messe in atto dall'Onu, dalle associazioni gay e dalle Ong che lavorano a stretto contatto con i sieropositivi e che oggi tornano a ripetere il loro monito: il preservativo è "fondamentale" nella lotta all'Aids, "é un'arma decisiva". Tace, tranne qualche eccezione, la politica. Nessuna reazione arriva infatti da Pd, Pdl e altre forze parlamentari, mentre interviene - solitario - il segretario di Rifondazione comunista Paolo Ferrero: "Nessuno vuole negare al Vaticano di proporre la propria concezione della sessualità - dichiara - ma la tutela della salute delle persone e la lotta all'Aids impone la prevenzione e quindi la distribuzione di preservativi". (ANSA)

A parte la debolezza dell’argomentazione pontificia – non pare che si sia preoccupato di chiarire in che senso l’uso del preservativo acuirebbe il problema della diffusione dell’AIDS – va registrato l’ennesimo capitolo della prona e trasversale condiscendenza della politica nei confronti di quanto si sentenzia – o si sproloquia – oltretevere.

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