venerdì 27 marzo 2009

Ridimensionare l'eccidio: una storia purtroppo già vista


Israele fa la conta dell'eccidio di Gaza tentando di sottostimarne l'entita. Come se non bastasse le forze armate e il Ministero della Difesa danno letteralmente i numeri, contraddicendosi a vicenda.


Le forze armate israeliane (IDF) rispondendo alle proteste palestinesi e alla generale richiesta di fare chiarezza sulla guerra di Gaza proveniente dalla comunità internazionale, hanno fornito dati sulla carneficina compiuta durante l’offensiva di tre settimane che ridimensionano quelli forniti dal Centro Palestinese per i Diritti Umani, oltre che dalle organizzazioni internazionali.

Secondo quanto dichiarato dall’IDF le vittime palestinesi sarebbero state 1.166 di cui 709 militanti di Hamas e 295 civili, 89 dei quali bambini e 49 donne, mentre dei rimanenti 162 non sarebbe chiaro se si tratti di civili o di militanti. Le cifre fornite da IDF di fatto ribaltano la proporzione tra civili e militanti attestata dal Centro Palestinese per i diritti umani, che riferisce 1417 morti, dei quali oltre 900 civili. Dati simili sono convergenti con quanto riferito dalle organizzazioni internazionali.

Per altro, come fa notare il quotidiano israeliano Haaretz, le cifre fornite da IDF non quadrano nemmeno con quanto precedentemente dichiarato dallo stesso Ministero della Difesa, che mercoledì aveva parlato di 1370 morti, di cui almeno 309 non combattenti
Ieri il Centro Palestinese ha definito il rapporto israeliano "un tentativo volutamente manipolato di distorcere la realtà dell’offensiva e di distogliere l’attenzione dalle azioni illegali compiute da Isreale”.

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