mercoledì 18 marzo 2009

L'Europa laica, l'Italia dei lacchè

PARIGI - E' stato il rintocco della campana del Quai d'Orsay, a metà giornata, a dare il tono dell'ufficialità a un coro spontaneo ma unisono: la Francia è "preoccupatissima" per l'attacco del papa all'uso del preservativo in funzione anti-aids. Si sono unite subito dopo le voci della Germania, del Belgio, delle Ong inglesi e della Commissione europea e, in serata, anche della Spagna che alle parole ha aggiunto anche i fatti annunciando l'invio in Africa di un milione di preservativi. Tutte voci di dura e unanime critica.
Politica francese assolutamente bipartisan, mondo scientifico e associativo indignato, a volte in modo feroce. Persino dalla stessa Chiesa francese è emerso imbarazzo, mentre Le Monde ha dedicato un editoriale e una devastante vignetta di Plantu alle frasi definite "irresponsabili" di Benedetto XVI. "La Francia esprime una preoccupazione molto viva" per le frasi del papa, che rischiano di "mettere in pericolo le politiche di sanità pubblica e gli imperativi di protezione della vita umana", ha detto Eric Chevallier, portavoce del Quai d'Orsay. "Profondamente indignato" si è detto il professor Michel Kazatchkine, direttore esecutivo del Fondo mondiale per la lotta all'Aids che chiede al papa di "ritirare le sue affermazioni in modo chiaro" perché sono "inaccettabili". Dura anche la Germania, preoccupata di un affievolimento dell'attenzione generale ai rischi della malattia: i preservativi hanno un ruolo "decisivo" nella lotta all'Aids - hanno affermato due ministre del governo tedesco, Ulla Schmidt (Sanità) e Heidemarie Wieczorek-Zeul (Sviluppo), per le quali "ogni altro strumento sarebbe irresponsabile". Oltre al gesto concreto di inviare un milione di preservativi in Africa, dalla Spagna si è levata la voce critica del segretario generale della sanità, José Martinez Olmos, che ha invitato Benedetto XVI a fare una "mea culpa" e a rettificare le parole di ieri. Il più alto funzionario della sanità in Spagna si è anche detto convinto che il Papa è "molto mal consigliato". La collega belga della Sanita, Laurette Onkelinx, ha espresso "sorpresa" e "costernazione" per le parole del Papa, che potrebbero "pregiudicare anni di prevenzione e sensibilizzazione mettendo a rischio molte vite umane" (...)
(Tullio Giannotti su Ansa).

Eccetera. Mentre da tutta l'Europa si levano alte grida di protesta, dal mondo politico italiano non si è ancora udita una sola flebile obiezione.

Nessun commento: