venerdì 3 aprile 2009

Apartheid a Foggia


Leggo su La Repubblica di oggi e rimango allibito: da lunedì a Foggia la linea 24 – che “collega la città alla borgata di Mezzanone, che ospita il CARA, Centro Accoglienza Richiedente Asilo” – avrà autobus distinti con fermate distinte per italiani e per extracomunitari.

La decisione, presa dall’azienda municipalizzata dei trasporti e prontamente condannata dal governatore della Regione Puglia Nichi Vendola, è stata ovviamente spacciata come iniziativa comunale pro-sicurezza. Il sindaco Orazio Ciliberti chiarisce, si legge su La Repubblica, che “non parliamo di razzismo, ma di opportunità di creare un servizio migliore”.


È un provvedimento che ha un inquietante sapore di segregazione e che è reso possibile dall’avallo della più generale volontà politica. L’ennesima spia di un clima culturale sempre più intollerante, di come ogni giorno si aggiunga un tassello al naufragio del diritto invocando ogni volta l'eccezionalità delle circostanze e agitando lo spettro della sicurezza.

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