Anche i giornali stranieri dedicano molto spazio, forse anche troppo, alle ultime vicende di casa Berlusconi; tra i molti articoli merita una menzione quello scritto dal sempre ottimo Richard Owen su The Times, per il suo taglio di analisi politica.
La presentazione di Owen nei confronti del premier italiano non è mai molto lusinghiera, e anche questa volta non fa eccezione:
In molti paesi un leader che è stato ripetutamente indagato per corruzione, abituato a fare battute di cattivo gusto e ad intrattenersi con hostess discinte potrebbe trovarsi in acque burrascose. Ma non in Italia. (…)
(Gli italiani ) hanno eletto Berlusconi tre volte. Molti ammirano la sua energia e le sue qualità di showman, e nutrono una malcelata ammirazione per le sue pose da Don Giovanni — all’età di 72 anni.
Le sue pagliacciate, comunque, hanno creato un potenziale avversario politico, e anche molto intrigante: la stessa signora Lario. “Veronica è bella e intelligente,” dice un addetto ai lavori del mondo politico. “É l’unica persona in Italia della quale Berlusconi abbia realmente paura.” (…)
Qui Owen esprime, al di là dei fatti di cronaca “rosa” che riepiloga e che noi invece omettiamo perché ben noti, una lettura del vero oggetto del contendere:
Ciò che, in parte, sta dietro alla sfida [di Veronica] nei suoi confronti è la battaglia familiare su chi dovrà ereditare il lascito di Berlusconi. I due figli che il leader italiano ha avuto dal primo matrimonio, Marina e Piersilvio, occupano posizioni manageriali nel suo impero mediatico. La signora Lario vuole assicurarsi che anche I tre figli che ha avuto [da B.] — Eleonora, Barbara e Luigi — abbiano la propria fetta.
Ma la controversia familiare non è l’unico aspetto degno di nota, esiste anche una dimensione squisitamente politica. Prosegue Owen:
La signora Lario è anche astute politicamente. Vive idipendentemente da nella sua imponente villa nei pressi di Milano, si fa vedere raramente al fianco del marito — tranne che in poche foto per i giornali accuratamente preparate — e ha espresso orientamenti di sinistra che differiscono largamente da quelli del marito su materie che vanno dalla guerra in Iraq alla bioetica.
Dopo la litigate di questa settimana per le showgirl molti fan le hanno postato messaggi sul web dichiarando “Veronica for President” o “Sei la nostra Obama”.
Tenuto conto che a seguito del terremoto in Abruzzo e della gestione del premier il consenso nei suoi confronti sembrerebbe essere sensibilmente aumentato, prosegue Owen,
per alcuni, questo significa che la signora Lario (…) è rimasta l’unica vera opposizione nel Paese. Ha negato che intende divorziare da Berlusconi. Ma se gli eventi di questa settimana dovessero rivelarsi l’ultima goccia, potrebbe entrare nell’arena politica proprio contro di lui, dando alla sinistra frammentata e demoralizzata una scossa maledettamente necessaria.
Non è del tutto chiaro se quanto scrive il giornalista inglese in chiusura dell’articolo sia una genuina previsione politica o un esercizio di ironia. Tutto considerato, in perfetto stile inglese, potrebbe essere tranquillamente una miscela delle due cose.
Nessun commento:
Posta un commento