Durissimo attacco del Guardian, alla vigilia del vertice del G8. Il quotidiano britannico aveva scritto ieri che “i preparativi per il vertice sono stati talmente caotici da far crescere la pressione da parte di altri Stati membri per estromettere l’Italia dal gruppo”.
Il Guardian basa la sua analisi su quanto avrebbe dichiarato un “funzionario europeo” che ha partecipato ai preparativi del summit, secondo il quale “il G8 è un club, e i club prevedono degli obblighi per i membri; l’Italia non li sta osservando”.
Secondo un “altro importante funzionario di uno dei Paesi che prendono parte al G8”, prosegue il quotidiano britannico, “gli italiani sono stati pessimi. Non c’è stato metodo né programmazione”
Le critiche del Guardian, e l’analisi che presenta, qualora dovessero trovare una conferma, in realtà non dovrebbe suonare sorprendenti: che l’Italia sia sempre più inadeguata a figurare tra le maggiori potenze mondiali, purtroppo, non pare dubbio, tanto che forse dovremmo abituarci a cambiare termini di paragone, diversamente da quanto impone un certo provincialismo nazionale, secondo il quale dovremmo confrontarci con Francia, Germania o Inghilterra.
Il cavaliere ha risposto alle critiche del Guardian dicendo che si tratta di una “grande cantonata di un piccolo giornale”; la verità è che con un premier del genere ad essere sempre più piccola è solo l’Italia.
Il Guardian basa la sua analisi su quanto avrebbe dichiarato un “funzionario europeo” che ha partecipato ai preparativi del summit, secondo il quale “il G8 è un club, e i club prevedono degli obblighi per i membri; l’Italia non li sta osservando”.
Secondo un “altro importante funzionario di uno dei Paesi che prendono parte al G8”, prosegue il quotidiano britannico, “gli italiani sono stati pessimi. Non c’è stato metodo né programmazione”
Le critiche del Guardian, e l’analisi che presenta, qualora dovessero trovare una conferma, in realtà non dovrebbe suonare sorprendenti: che l’Italia sia sempre più inadeguata a figurare tra le maggiori potenze mondiali, purtroppo, non pare dubbio, tanto che forse dovremmo abituarci a cambiare termini di paragone, diversamente da quanto impone un certo provincialismo nazionale, secondo il quale dovremmo confrontarci con Francia, Germania o Inghilterra.
Il cavaliere ha risposto alle critiche del Guardian dicendo che si tratta di una “grande cantonata di un piccolo giornale”; la verità è che con un premier del genere ad essere sempre più piccola è solo l’Italia.
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