venerdì 3 luglio 2009

Siamo ufficialmente un Paese razzista

In realtà lo eravamo già, ma se ci fosse stato bisogno di una conferma definitiva, l’approvazione, purtroppo pressoché scontata del cosiddetto “pacchetto di sicurezza” da parte del Senato, naturalmente con tre voti di fiducia, non lascia più adito ad alcun dubbio.
A nulla sono valse le alte grida di protesta dell'opposizione e del Vaticano. Così come sono caduti nel vuoto i numerosi richiami alle derive xenofobe volute dalla Lega e cinicamente cavalcate dal governo Berlusconi, tra cui quello di Amnesty International, che alla vigilia del voto aveva rivolto un appello al Senato italiano, perché respingesse “il controverso disegno di legge quando arriverà al voto, martedì 30 giugno 2009, poiché condizionerà in modo negativo le persone più deboli del Paese”

Il disegno di legge- proseguiva Amnesty - il cosiddetto “pacchetto sicurezza”, già approvato dalla Camera dei Deputati il 14 maggio 2009, comprende provvedimenti che violerebbero pesantemente i diritti dei migranti dei richiedenti asilo e introduce provvedimenti che appaiono discriminatori e tali da condizionare in modo sproporzionato i Rom e Sinti.
“Le autorità italiane sono responsabili di tutti coloro che vivono sul territorio del Paese senza riguardo al modo in cui vi sono giunti – avvertiva David Diaz-Jogeix, un alto dirigente di Amnesty, “ Varando alcune delle proposte contenute nel ‘pacchetto sicurezza’, negheranno a coloro I quali vivono ai margini della società i loro diritti fondamentali. Violeranno anche gli impegni del Paese secondo le leggi internazionali che regolano I diritti umani”,
Tre i punti fondamentali del pacchetto sicurezza appena approvato:
- La criminalizzazione dell’immigrazione clandestina
- La negazione dei diritti a soggetti deboli basata sullo status di residenza e registrazione;
- Il via libera alla costituzione dell “ronde cittadine”.
Tra le conseguenze più disumane, agli immigrati clandestini sarà impedito l’accesso alle scuole, alle cure mediche (comprese le emergenze), alla protezione da parte delle forze di sicurezza contro il crimine, per paura di essere denunciati alla polizia; agli immigrati irregolari, inoltre, potrebe essere impedito di registrare la nascita dei loro figli influenzando il diritto dei loro figli al riconoscimento, come segnalava Amnesty e come denuncia una lettera aperta scritta dai maggiori scrittori italiani, tra cui Camilleri e Dario Fo, aggiungendo che “nemmeno il fascismo si era spinto così lontano.
Non sarà superfluo ricordare che, ancor prima di entrare ufficialmente in vigore, il pacchetto sicurezza aveva già iniziato a fare le sue vittime, per la crescente paura di molti immigrati irregolari a recarsi in ospedale anche in presenza di situazioni gravi, per paura di essere denunciati:
Partorire in strada nel 2009: http://www.abassavoce.info/migranti_022.shtml
Muore dissanguata, probabilmente per paura di essere denunciata: http://razzismoitalia.blogspot.com/2009/06/clandestina-muore-dissanguata-per-paura.html

Ora questo orrore, questa barbarie è legge dello Stato italiano.
Ma che Paese è, un Paese nel quale chi ha bisogno di cure MUORE perché andando in ospedale teme di essere denunciato alle autorità?

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