Il gesto di Napolitano che ha ricevuto ieri una delegazione di studenti è stato importante, distensivo, necessario, ed è significativo nel contempo del fatto che questo movimento, che ho definito con due aggettivi, pacifico e consapevole, che le manifestazioni di ieri hanno pienamente confermato, abbia dovuto attendere l’iniziativa del presidente della Repubblica per trovare un interlocutore. Il primo e più logico degli interlocutori doveva essere il ministro dell’Istruzione, che però, inadeguato e dedito solo al compito distruttivo che le è stato assegnato, si è sempre rifiutata di incontrarli. Restano le mani bianche, simbolicamente efficaci, è così che si disinnesca la trappola della tensione che era pronta a scattare.
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