martedì 27 gennaio 2009

Il monito della Shoah: anteporre sempre l’umanità all’ideologia

Ricordare il genocidio ebraico, credo, dovrebbe avere prima di tutto il senso di un monito. La Shoah è, per molti aspetti, il paradigma di ogni genocidio, per via della sua tragica “razionalità”, cioè per essere stato pianificato a tavolino ed eseguito in modo scientifico. Il monito, al di là delle strumentalizzazioni e delle polemiche che hanno accompagnato il giorno della memoria, è che non siamo mai al riparo dal rischio di una nuova eclissi della ragione, un pericolo dal quale possiamo difenderci solo non rinunciando mai al compito di esercitare distinguo e scegliendo sempre l’umanità contro l’ideologia. Contro il rischio di una deferenza ritualizzata alla memoria possiamo ricordare che la Shoah, per la sua efferata sistematicità, assurge a simbolo di ogni genocidio. Il convincimento di esserci lasciati alle spalle le ideologie è forse il miglior alleato dell’ideologia, che assume forme sempre nuove per squarciare il fragile velo della ragione. E l’oggi non manca mai di testimoniarcelo.

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