
Tre impiegati sono rimasti feriti, mentre a differenza della distruzione della scuola dell’ONU costata la vita ad almeno 40 persone, stavolta non ci sono state vittime. In compenso negli edifici bombardati erano immagazzinate scorte di carburante che dovevano servire per lo svolgimento delle operazioni umanitarie. Un altro edificio, stando alle dichiarazioni che un dirigente dell’UNRWA ha rilasciato all’agenzia AFP, conteneva “centinaia di tonnellate” di aiuti umanitari.
L’episodio quindi è ugualmente grave, tanto che ha suscitato vivissime proteste da parte del normalmente timido segretario generale dell’ONU Ban-Ki-moon, che ha chiesto di avviare un’indagine.
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