mercoledì 25 febbraio 2009

Sarkoberlusconismo nucleare

L’Italia e la Francia hanno firmato martedì un accordo di cooperazione sull’energia nucleare che segna il ritorno dell’Italia al nucleare dopo due decenni. Berlusconi, tenendo fede all’asse ideologico che lo lega al presidente francese (non a caso c’è chi ha parlato di “Sarkoberlusconismo”), si è fatto convincere da Sarkozy a firmare l’accordo in occasione di un vertice che si è tenuto a Roma e al quale hanno partecipato anche dirigenti dell’Enel e di Electricite de France (EdF). Non è la decisione in sè di adottare il nucleare a suscitare perplessità. In proposito si deve ricordare che esiste un generale orientamento dei governi europei all’uso del nucleare.
Quello che lascia molto più perplessi è che la decisione di Berlusconi sia in contrasto con il referendum del 1987 e che il governo si appresti a reintrodurre il nucleare non certo facendo nuovamente ricorso allo strumento referendario - o anche semplicemnete a uno straccio di discussione del problema - , bensì contando sui numeri e sulle modalità unilaterale che ha finora attuato in Parlamento.

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