venerdì 20 marzo 2009

"Guerra di religione" a Gaza


Un’agenzia Reuters dice che, secondo quanto riferito da alcuni soldati, i rabbini dell’esercito d’Israele li avrebbero fomentati presentando l’offensiva che stavano per intraprendere a Gaza come una "guerra religiosa" condotta contro gli infedeli e si sarebbero poi adoperati per rinsaldare, con l'aiuto dei media, l'equazione palestinesi=terroristi.

L’enunciazione della volontà, e di più della necessità, di distruggere lo Stato d’Israele, purtroppo, è contenuta a chiare lettere nello Statuto di Hamas e chi sottovaluta o tace questo andrebbe interdetto culturalmente. Ma è – o meglio dovrebbe essere – altrettanto evidente, e notizie come l’agenzia che ho citato sono semplicemente una conferma, che la guerra contro i palestinesi viene condotta da Israele con eguale, feroce e metodico fanatismo, assistito da ben altra e più devastante potenza militare; una verità, questa, che invece oggi appare persino difficile pronunciare, che viene anzi pressoché costantemente negata e contro la quale si gioca surrettiziamente la carta dell’accusa di antisemitismo.

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