venerdì 20 marzo 2009

La fusione tra An e PdL non segna la fine del fascismo, ma il suo assorbimento



L’inglese The Independent dedica un interessante articolo, a firma Peter Popham, alla fusione tra Alleanza Nazionale e il Popolo delle Libertà. La tesi centrale dell’articolo è presto detta:


Dopo aver portato la fiamma del dittatore per 60 anni, l’estrema destra di Alleanza Nazionale sta per fondersi col partito di Silvio Berlusconi. Questa è dunque la fine del fascismo in Italia? È piuttosto vero il contrario.


L’articolo chiama in causa Christopher Duggan “l’autore inglese de La forza del destino e acclamato storico dell’Italia contemporanea”, secondo il quale “la fusione dei due partiti non segna la scomparsa delle idee e pratiche fasciste, quanto, piuttosto, il trionfo della loro infiltrazione. "Questa è una situazione allarmante per molti, molti aspetti," aggiunge.

"La fusione dei partiti significa l’assorbimento delle idee del post-fascismo nel partito di Berlusconi ... della tendenza a non vedere una distinzione morale e in ultima analisi politica tra coloro i quali supportarono il regime fascista e coloro i quali supportarono la Resistenza. In questo modo il fatto che il Fascismo fosse belligerante, razzista e illiberale viene dimenticato. C’è un coro strisciante dell’opinione pubblica secondo cui il Fascismo non è stato in fondo così male"


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