Egregio Presidente Silvio Berlusconi,
Il devastante terremoto dell’Aquila dimostra ancora una volta che l’Italia è un paese ad alto rischio sismico e questa è un’evidenza che, mi sembra, dovrebbe essere recepita con una coerenza assai maggiore di quanto non sia stato fatto fino ad oggi.
A L’Aquila non sono crollati soltanto vecchi palazzi: si sono imperdonabilmente sbriciolati anche fabbricati di nuovissima costruzione, che si sarebbe dovuto provvedere ad edificare con tutti i dovuti accorgimenti antisismici.
Presidente, il problema vero, che fa temere che simili tragedie non siano per il futuro facilmente evitabili, sta nel fatto che l’Italia, che è uno dei paesi più sismici d’Europa, è anche il paese dell’abusivismo edilizio per eccellenza.
Per questo motivo, il cordoglio e la solidarietà che Lei ha espresso per le vittime del terremoto andrebbero sostanziati da un atteggiamento e da decisioni atti ad evitare il ripetersi di simili tragedie. E invece, Presidente, il governo da Lei presieduto ha di fatto inaugurato una nuova stagione di abusivismo diffuso e legalizzato. Come si concilia il "Piano Casa" con le sue dichiarazioni che è necessario prevenire ricostruendo con criteri antisismici moderni?
In questo modo Lei incarna con i fatti qualcosa di molto lontano da quello che dichiara.
Se vuole davvero iniziare ad invertire la rotta c’è una cosa che potrebbe fare, un gesto simbolico ed estremamente reale allo stesso tempo, molto più efficace del suo rifiuto, poi ritrattato, agli aiuti europei che ricordava tanto una distante propaganda autarchica: Signor Presidente, il suo governo potrebbe accantonare il progetto di costruzione del Ponte sullo Stretto di Messina e destinarne i fondi alla ricostruzione dell’Aquila e del suo territorio secondo criteri antisismici che la rendano più sicura per il futuro.
Pier Paolo Caserta
Nessun commento:
Posta un commento