La stampa inglese, che ultimamente non ha risparmiato critiche molto dure al cavaliere, si divide sull’interpretazione dei risultati delle europee che, in effetti, se da una parte hanno visto una larga affermazione del PdL, d’altra parte non si sono certamente tradotte nel plebiscito che il cavaliere si attendeva.
Propende per la lettura di una sostanziale conferma The Independent, che stamattina titolava: “Berlusconi esce indenne dagli scandali”
Nell’articolo viene sottolineato soprattutto lo scarto che separa il PdL dal PD: “Il primo ministro italiano Silvio Berlusconi sembrerebbe essersi scrollato di dosso gli scandali sulla sua vita privata, comprese le accuse di aver avuto rapporti con una modella diciottenne, e ora dovrebbe aver messo a segno una vittoria a due cifre sui suoi rivali più vicini nelle elezioni europee.”
È vero che l’articolo, basa la sua analisi sui dati che si ricavavano da “un sondaggio realizzato da Sky Italia ieri notte”, che “ attribuisce al suo Popolo della Libertà quasi il 39 per cento dei voti”
In ogni caso il quotidiano inglese considera significativa l’affermazione del PdL, tenendo conto che “questo risultato” è stato conseguito “malgrado il Noemi-gate”.
Prosegue The Independent: “Ma forse questo non è sorprendente. Negli anni, né una sfilza di indagini per corruzione, né le frequenti gaffe diplomatiche, sono riuscite ad incrinare la popolarità di Berlusconi in patria, sebbene abbiano prodotto molto sconcerto all’estero.”
Il problema, dunque, andrebbe ravvisato in un’opinione pubblica poco combattiva, ma vengono dispensate anche critiche al Partito Democratico:
“Gli elettori italiani, in effetti, sono apparentemente perplessi dalle sue ultime presunte buffonerie. Non sono preoccupati dalla terribile situazione dell’economia, ma sono impressionati dalla sua linea dura sull’immigrazione. E la malandata opposizione di sinistra, espressa dal Partito Democratico, continua ad agitarsi, ,per rimediare appena il 26.5 per cento dei voti” “
Sulla stessa linea il Daily Telegraph, secondo il quale “gli italiani sembrano aver perdonato gli scandali che hanno inghiottito Silvio Berlusconi, il loro primo ministro, dando al suo partito di centro-destra una rassicurante maggioranza nelle elezioni europee”
Anche il Telegraph, in realtà, prende a riferimento proiezioni più ottimistiche per il PdL rispetto ai dati reali, e tuttavia sottolinea che “un voto del 39-43% è di gran lunga inferiore rispetto al consenso del 70% da lui stesso vantato a più riprese” Come dire che, rispetto alle attese e, soprattutto, alle dichiarazioni molto fiduciose della vigilia, il cavaliere esce molto ridimensionato dalla urne europee. A maggior ragione se consideriamo che i risultati definitivi gli assegnano molto meno delle proiezioni citate.
Anche secondo il Financial Times, “i risultati delle elezioni per il Parlamento europeo hanno mostrato che gli italiani continuano largamente a sostenere il governo di destra di Silvio Berlusconi, malgrado le polemiche sullo stile di vita colorito e dispendioso del primo ministro e le accuse di corruzione formulate dai giudici di Milano.”
Tuttavia il FT, come il Telegraph, sottolinea la flessione sia rispetto alle elezioni nazionali dello scorso anno (basandosi sui dati definitivi), sia, soprattutto, rispetto all’eccessivo ottimismo della vigilia, aggiungendo che la delusione è molto stemperata dal parallelo tracollo del Partito Democratico, che rispetto al 2008 perde circa 7 punti percentuali.
Ad uscire sconfitto dalle urne, prosegue il FT, è stato dunque soprattutto il bipartitismo:
“A dimostrazione della fragilità del passaggio dell’Italia’a un sistema politico più improntato al bipolarismo un anno fa, ad aver guadagnato davvero da queste elezioni sono due piccoli partiti – il partito d’opposizione l’Italia dei Valori, guidato da Antonio Di Pietro, che ha quasi raddoppiato i suoi voti toccando il 7,9 %, e la formazione di destra Lega Nord guidata da Umberto Bossi, che vede il suo consenso salire al 10,2 dall’8.2%, sulla base di un duro programma anti-immigrazione”
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