Le nuove norme sula sicurezza stradale che criminalizzano ulteriormente l’alcol rappresentano il coronamento di una lunga idiozia. Demonizzare l’alcol non ha alcun senso perché i comportamenti pericolosi vengono adottati in condizioni di normalità. Viviamo in un Paese in cui nessuno ti lascia attraversare sulle strisce pedonali, o semmai lo fa a titolo di cortesia. Dove, simmetricamente, i pedoni attraversano selvaggiamente al di fuori delle strisce pedonali. Dove sulle poche piste ciclabili cresce l’erba, passeggiano i pedoni, parcheggiano le automobili. Insomma, a livello dei comportamenti diffusi non conosciamo né diritto né precedenza. Questi non sono i comportamenti di automobilisti e pedoni ubriachi: sono i comportamenti medi che osserviamo da sobri. Vogliamo davvero continuare a pensare che il problema sia l’alcol? Certo, non è mia intenzione negare che dosi eccessive siano dannose: è la tolleranza zero ad essere inutile e fuorviante rispetto ai veri problemi. Che consistono nell’inosservanza diffusa delle regole più elementari in condizioni normali.
Nella foto: una delle tante situzioni nostrane di "naturale" inosservanza delle regole non dovuta ad assunzione di alcolici. Fatevi un giro nell'Europa del Nord, e vedete se trovate anche soltanto una scena del genere.
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