Pubblico di seguito alcuni interventi apparsi su Spazio lib-lab e riguardanti la delicata stagione “costituente” di Sinistra e Libertà, nella quale io stesso mi sto impegnando. Un progetto dal quale può scaturire a mio avviso un soggetto politico realmente nuovo, ma che sta correndo il rischio di arenarsi ancor prima di essere cominciato.
Non distruggere Sinistra e Libertà
Alleanza Lib-lab, Gruppo di Volpedo
Le difficoltà in cui versa il progetto di Sinistra e Libertà sono evidenti a tutti, e stanno spingendo molti che avevano visto in quel progetto la strada per avviare la costruzione di una sinistra moderna e non fondata su basi ideologiche a farne presente la necessità e la comune utilità. Ovviamente, occorre che si prenda atto che non sarà possibile portare avanti l’idea di Sinistra e Libertà prescindendo da alcune delle sue componenti essenziali, e che si ritorni all’intuizione iniziale. Ed occorre che si chiarisca l’equivoco che ha fatto sì che alcuni vedessero SEL come il proseguimento di un percorso già da tempo avviato ed indirizzato, dopo il fallimento della Sinistra Arcobaleno e la scissione del PRC, alla costruzione di un nuovo partito della Sinistra da realizzarsi secondo le logiche e le necessità di quella parte politica, ed altri come la possibile evoluzione di un cartello elettorale dettato dallo stato di necessità di una legge ignobile.
Chiarire questo equivoco significa valutare l’utilità del progetto e stabilire, in funzione di questa, quale sia, passo dopo passo, il massimo grado di collaborazione possibile, senza porre nessuna delle sue componenti nelle condizioni di dover pronunziare un ”non possumus” o di dettare aut-aut alle altre.
Pubblichiamo, in questo spirito, il testo di una lettera di Gim Cassano (componente del Comitato di Coordinamento Nazionale di Sinistra e Libertà, in rappresentanza di Alleanza Lib-Lab), indirizzata ai membri di quel Comitato, ed il testo dell’ Appello del “Gruppo di Volpedo”, entrambi dettati dalla medesima preoccupazione.
Lettera aperta ai componenti il Coordinamento Nazionale di Sinistra e Libertà’.
Da: Gim Cassano (Alleanza Lib-Lab)
Cari amici,
Per la prima volta, se non mi sbaglio, non sarò presente alla riunione del Coordinamento Nazionale di SEL.
Trovo inutile riunirsi in 18 se prima non siano stati chiariti i nodi essenziali che, con buona pace di tutti, dipendono essenzialmente dalle formazioni che hanno a suo tempo dato vita a SL. Non sono tra coloro che si dolgono del fatto che si tengano incontri più ristretti, se questi possono esser utili chiarire le cose.
Sono tuttora convinto della bontà del progetto e dell’intuizione iniziale che hanno dato vita a SL; lo richiedono il Paese, la democrazia italiana, la prospettiva di una forza di opposizione che possa diventare maggioranza. Lo stesso aborrito PD ha tutto l’interesse a che vi sia, alla sua sinistra, una formazione politica che possa incanalare in termini utilizzabili alla formazione di una maggioranza di governo le attese di quella parte della sinistra che non si fa incantare né dalla sirena del PD, né dal sonno della ragione dell’ideologia.
E sono anche convinto che dal fallimento del progetto nessuno di noi avrà da trarne alcun vantaggio. Ne usciremmo tutti, nessuno escluso, sconfitti ed indeboliti, soprattutto per la prova di carenza di realismo politico che si è stati capaci di dare, presupponendo che le proprie visioni potessero esser confuse con la realtà. E la realtà era, ed è, quella di esigenze, sensibilità, approcci diversi, che non potevano in pochi mesi trovare una reductio ad unum di carattere deduttivo, e che avrebbero richiesto la pratica di una sana razionalità di tipo empirico. Non è il caso, adesso, di addebitare a questo o a quello colpe e responsabilità. Ciò detto, se si vuol salvare qualcosa, credo che sia ancora possibile farlo.
Occorrerebbe, intanto, guadagnar tempo. Non c’è nulla di male, in questo. Non c’è nulla di male nell’ammettere, con sano realismo, che un’intuizione richiede passaggi difficili per tradursi in un progetto compiuto, e per tradurre questo in una costruzione. Molti processi politici hanno subito battute d’arresto, per poi esser ripresi e portati avanti, stando attenti a non precostituire situazioni dalle quali non fosse possibile tornare indietro. La statura di un gruppo dirigente politico, che abbia un fine “grande”, e non di piccolo cabotaggio, si misura anche in questa capacità, nel provare e riprovare, nel saper adeguare i metodi dell’esperimento al maturare delle condizioni. Occorre dichiarare che il processo di SEL non è morto. Ma, al tempo stesso, avere il coraggio di ammettere francamente che questo sarà più lungo ed articolato di quanto si era supposto. Che aggiunga ad alleanze elettorali quanto più possibile estese il coordinamento politico e strategico delle sue componenti, e che immagini forme articolate di partecipazione e di collaborazione che non possono esaurirsi nell’idea del “partito subito”, ma che devono esser tali da consentire la partecipazione individuale e quella di soggetti collettivi.
Se alcune delle componenti politiche di SL ritengono di doversi costituire in partito, secondo le forme che da queste verranno scelte, ciò attiene legittimamente alla loro autonomia, e non è fatto sindacabile. Ma questo processo è cosa ben diversa da Sinistra e Libertà, che è nata su un’idea ben differente, e che riguarda tutti e non solo alcuni. La condizione necessaria (forse non sufficiente, lo riconosco) per non far naufragare tutto è quella di ammettere le difficoltà, e verificare insieme, lealmente e con molta franchezza, quale sia il massimo livello della collaborazione possibile tra tutti. E praticare tale collaborazione. Se si vorrà operare su questa strada, questo Comitato di Coordinamento e le Commissioni che questo ha varato avranno un compito importante, al quale, per quanto ci riguarda, Alleanza Lib-Lab darà un convinto contributo.
Gim Cassano (18-11-2009)
Gruppo di Volpedo
Il Gruppo di Volpedo, ovvero il Coordinamento dei Circoli Socialisti e Libertari del Nord Ovest d’ Italia, ha deliberato di lanciare un appello per salvare il progetto di Sinistra e Libertà, invitando tutti i protagonisti della rottura in corso a fare un passo indietro prima che sia troppo tardi.
Il Gruppo di Volpedo, in quanto tale, non fa parte di Sinistra e Libertà, nella quale sono però impegnati, a titolo individuale, molti dei membri dei Circoli e delle Associazioni del Gruppo stesso. Inoltre, il Gruppo nel suo insieme è comunque interessato al progetto di rinnovamento e ricostruzione della Sinistra in Italia, affinché in esso possano trovare spazio le idee socialiste. Di tale progetto ci pare che Sinistra e Libertà debba essere un’importante espressione, e proprio per questo riterremmo deleteria la sua scomparsa.
Il testo dell’appello, firmato dai rappresentanti delle associazioni del Gruppo, è allegato alla presente. Giancarlo Caldone, sindaco di Volpedo (nonché rappresentante di Sinistra e Libertà nel consiglio Provinciale di Alessandra) ci ha chiesto di poter aderire al documento e di potervi comparire come primo firmatario.
Un saluto,
Francesco Somaini (pres. Circolo Carlo Rosselli Milano e co-coordinatore del Gruppo di Volpedo)
Gruppo di Volpedo
COORDINAMENTO DEI CIRCOLI SOCIALISTI
E LIBERTARI DEL NORD-OVEST D’ITALIA
www.gruppodivolpedo.it – gruppodivolpedo@libero.it
Circolo Carlo Rosselli, Milano ***** Labouratorio Torino, Torino ***** Circolo Calogero-Capitini, Genova ***** Club Porto Franco, Milano ***** Associazione Frida Malan, Torino ***** Circolo
SINISTRA E LIBERTA’: PREVALGA IL BUON SENSO APPELLO DA VOLPEDO
Il Gruppo di Volpedo esprime preoccupazione per i recenti sviluppi della situazione politica nazionale, in relazione in particolare al rischio concreto – che sembra essersi delineato in
questi ultimi giorni - di un possibile fallimento del progetto politico di Sinistra e Libertà. I Circoli e le Associazioni del Gruppo – è bene su questo essere chiari - non appartengono in quanto tali a questa formazione, anche se molti di noi ne hanno comunque ampiamente condiviso le ragioni di fondo, e tutti ne abbiamo in ogni caso seguito con attenzione il percorso costitutivo, riconoscendo e apprezzando l’importanza della presenza, alla Sinistra del Partito Democratico, di un soggetto politico serio, credibile, aperto e plurale.
Oggi questa prospettiva sembra però in serio pericolo, e corre oggettivamente il rischio di essere rimessa completamente in discussione.
Questa ci pare però, sotto tutti i punti di vista, un’eventualità da scongiurare: non solo, ovviamente, per il futuro delle stessa Sinistra e Libertà, ma anche, più in generale, per il destino di tutte le forze progressiste del Paese (compreso, in fondo, lo stesso Partito Democratico), e dunque, in definitiva, anche per la stessa possibilità di costruire fattivamente un’alternativa efficace all’attuale e disastrosa egemonia delle Destre.
Pensiamo, insomma, che l’esperienza di Sinistra e Libertà – nonostante i contraccolpi subiti per effetto della decisione dei Verdi di prendere un’altra strada – debba comunque continuare e anzi riprendere slancio. Per questo ci sembra che da tutti i protagonisti delle tensioni di questi giorni (cioè da parte delle componenti di Sinistra e Libertà che giovedì scorso hanno votato unilateralmente un documento che rimetteva in discussione decisioni già prese collegialmente il 29 ottobre, così come da parte della dirigenza socialista, che ha disposto di sospendere ogni propria attività connessa e Sinistra e Libertà) sia necessario compiere un passo indietro ed agire con maggiore ragionevolezza.
I toni ultimativi, gli atteggiamenti prevaricatori e l’assenza di collegialità non possono francamente essere considerati dei segnali apprezzabili. Così come peraltro non lo sono,
evidentemente, nemmeno le ambiguità, le reticenze, i comportamenti non lineari o le politiche dei due forni. Da questo punto di vista occorre aprirsi maggiormente alla partecipazione delle strutture del territorio, ai Circoli e alle Associazioni. E’ opportuno, insomma, che da parte di tutti emerga la volontà di essere costruttivi.
E se è certamente comprensibile, ed anche apprezzabile, l’esigenza di chi vorrebbe accelerare il processo della costituzione di un vero soggetto politico (sia per dare spessore e consistenza al progetto, sia per consentire ai cittadini che si stanno avvicinando a Sinistra e Libertà di avere realmente voce in capitolo, evitando forme di disaffezione e di disimpegno), è anche assolutamente necessario - soprattutto in un processo di tipo costituente - tenere conto delle istanze e delle storie di tutti, e fare lo sforzo di rimanere comunque un soggetto plurale e rispettoso della peculiarità di ciascuno. La costituzione di un partito di iscritti, in cui i singoli aderenti possano contribuire a tutti livelli alla definizione della linea politica, non è incompatibile con il mantenimento di alcuni elementi di tipo federativo, che preservino, tutelino e riconoscano l’identità dei soggetti fondatori. E tanto meno è incompatibile con la necessità di sviluppare un processo unitario iniziando dalle indicazioni delle scelte politiche e degli ideali di fondo.
Proprio per questo di fronte al rischio di comportamenti autoreferenziali, essenzialmente verticistici, nei quali risulta difficile capire ragioni e torti e la linearità delle scelte, occorre rilanciare modalità di discussione più trasparenti e partecipate per evitare che le complesse vicende che caratterizzano tutte le fasi dei processi di unificazione siano gestite con finalità di parte e, per altro verso, lascino il campo alle sole iniziative demagogiche e rancorose.
In questo momento, in cui ci si avvia verso delle elezioni regionali molto difficili per
Dietro l’ipotesi di Sinistra e Libertà ci sono – a nostro parere – delle intuizioni e delle opzioni di principio che ci paiono valide ed interessanti, e c’è soprattutto l’idea di poter dare voce a quella parte rilevante (e crescente) di società che non sembra persuasa dalle altre proposte politiche in campo, e che è stata segnalata dal ritrarsi dal voto da parte di 4 milioni di cittadini durante le ultime elezioni europee.
Lasciare cadere tale ipotesi e far declinare questa prospettiva sarebbe dunque una dimostrazione di miopia ed un grave errore politico, dal quale nessuno, in realtà, dovrebbe illudersi di poter trarre vantaggio.
Volpedo,17 novembre 2009
Giancarlo Caldone – sindaco di Volpedo e assessore provinciale SeL Alessandria
Francesco Somaini – CIRCOLO CARLO ROSSELLI, Milano
Pierpaolo Pecchiari – CIRCOLO CARLO ROSSELLI, Milano
Felice Besostri – CIRCOLO
Luigi Fasce – CIRCOLO CALOGERO-CAPITINI,Genova
Roberto Vucas – CIRCOLO CALOGERO-CAPITINI, Genova
Dario Allamano – LABOURATORIO PIEMONTE, Torino
Marco Brunazzi – LABOURATORIO PIEMONTE, Torino
Franco D’Alfonso – CLUB PORTO FRANCO, Milano
Mimmo Merlo – CLUB PORTO FRANCO, Milano
Claudio Bellavita – ASSOCIAZIONE SANDRO PERTINI, Torino
Roberto Nebiolo – ASSOCIAZIONE SANDRO PERTINI, Torino
Paola Bodojra – ASSOCIAZIONE FRIDA MALAN, Torino
Domenico Ferraro - UNIONE CIVICA RIFORMATORI, Vercelli-Biella
Luisa Rondolino – UNIONE CIVICA RIFORMATORI, Vercelli-Biella
Bruno LoDuca – IDEA SOCIALISTA, Verbania
Renzo Penna – ASSOCIAZIONE LABOUR RICCARDO LOMBARDI, Alessandria
Sergio Negri – ASSOCIAZIONE LABOUR RICCARDO LOMBARDI, Alessandria
Sergio Tremolada – NUOVA SOCIETA’, Milano
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