giovedì 11 marzo 2010

Berlusconi's burlesque


L’uno due micidiale del caos pre-elettorale delle liste e dell’approvazione della legge sul legittimo impedimento non poteva non suscitare quel misto di sdegno e ilarità che è purtroppo quanto la stampa britannica ci riserva, insieme a una crescente preoccupazione, da un anno a questa parte.

Il titolo dell’Economist non ha bisogno di commenti: “Berlusconi's burlesque”; il settimanale, scrivendo mentre gli eventi sono evidentemente in divenire, subito dopo precisa: “un farsesco fallimento nel registrare i candidati in tempo”.

Ecco un passaggio chiave dell’articolo, pubblicato sull’edizione cartacea: “Cosa fai se sei nei guai, non essendo riuscito a stare nelle regole? Nel caso di Silvio Berlusconi, alteri le rigole. (…) Il decreto ha trasformato una farsa in un altro esempio del disprezzo delle regole di Berlusconi, coerente con un nuovo disegno di legge che permette ai ministri di ritardare i processi penali contro di loro.”

L’Economist osserva quindi, com’è evidente, che “la decisione ha generato una crescente sensazione di incompetenza tra i funzionari del PdL”.

Sul legittimo impedimento scrive anche il Daily Telegraph, che titola così: “Silvio Berlusconi sfuggirà alle accuse di corruzione grazie a una nuova legge.” “Silvio Berlusconi sta per sfuggire ancora una volta alle accuse di corruzione dopo che il Parlamento italiano ha fatto passare una nuova legge che permette al primo ministro di proclamare che è troppo occupato per essere presente al processo” Sulla genuinità di questi impegni, il Daily Telegraph allude: “In passato ha argomentato che una cerimonia d’inaugurazione di un tratto d’autostrada fosse un scusa valida per aggirare un processo."

Siamo, appunto, alla farsa.

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