sabato 20 settembre 2008

La parte giusta e quella sbagliata


I nazionalpopulisti xenofobi di tutta Europa si sono dati appuntamento a Colonia. Una città che vive ore di tensione, mentre scrivo, in uno stato d’allerta per il rischio, elevato, di incidenti. L’occasione dello sconcertante ritrovo è il “congresso anti-islamizzazione”, indetto dal movimento “Pro Koeln” (Pro Colonia) per protestare contro l’assenso dato dalle autorità tedesche alla costruzione di una nuova moschea e contro la presunta “islamizzazione” della Germania.

La polizia ha vietato la provocatoria “gita” in pullman programmata dagli ultrà di destra nei quartieri delle moschee e degli immigrati extracomunitari e ha difeso, intervenendo in assetto antisommossa, uno straniero inseguito da un gruppo di neonazisti.

Degli scontri ci sono già stati, a cominciare da ieri, quando alcuni gruppi di giovani di estrema sinistra hanno lanciato sassi, uova marce e vernice contro il battello a bordo della quale si teneva la conferenza stampa convocata dai promotori del convegno anti-islamico. Aggredito anche un simpatizzante di destra. La polizia ha fermato sette giovani e la mattinata è stata segnata dal timore di un’escalation. Alcuni osservatori hanno segnalato anche che militanti di estrema sinistra si sarebbero scontarti con la polizia, cercando di sottrargli le pistole.

La situazione ha indotto le forze dell’ordine a vietare la manifestazione prevista per oggi pomeriggio, che avrebbe visto sfilare circa 1.500 militanti di estrema destra. Anche in forza dell’imponente e pacifica contromanifestazione indetta dal sindaco democristiano, dai sindacati, dalla Spd, dalle organizzazioni per i diritti umani, che stamattina ha messo insieme decine di migliaia di tedeschi e immigrati. La città è comunque presidiata da tremila poliziotti in assetto di guerra, pronti a ogni evenienza.

Le condanne del mondo politico tedesco nei confronti della manifestazione sono state trasversali (il cancelliere Angela Merkel ha sempre difeso la causa dell’integrazione, rispecchiando la posizione condivisa di tutta la Grosse Koalition) e lo stesso coro unanime è giunto dall’Europa. Una sola eccezione: l'Italia è l'unico paese presente alla conferenza con un esponente di un partito di governo, il leghista Mario Borghezio. Una scelta che si commenta da sola, e che acquista una connotazione ancor più negativa a causa del precedente rappresentato dalle dichiarazioni di Alemanno e di La Russa sul fascismo. Nel complesso il governo italiano rimedia una pessima figura. Borghezio è un esponente della maggioranza, dunque la sua presenza a Colonia non può essere considerata semplicemente l’espressione di una posizione personale. Chi non l’ha dissuaso è corresponsabile.

È molto probabile che nella maggior parte delle questioni umane, e soprattutto politiche, non ci sia, in assoluto, una parte giusta e una sbagliata. Chi sceglie da che parte stare lo fa per carattere, per indole, per inclinazione personale. Ma il limite è il rispetto per i fondamentali diritti dell’altro, di esistere, in primo luogo, e di esercitare lo stesso diritto di esprimere la propria opinione e di professare liberamente il proprio credo. Valori, questi, sui quali si fonda la convivenza civile.

A volte c’è una parte giusta e una sbagliata. Ed entrambe hanno un volto altrettanto chiaro. Un messaggio che viene da un popolo, come quello tedesco, che deve convivere con un passato difficile quanto il nostro. Un messaggio chiaro arriva da Colonia per la destra italiana: il razzismo è un male assoluto, e una destra che voglia essere democratica non può permettersi pericolose nostalgie.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Chiamatelo pure spamming ma la rivoluzione non è un pranzo di gala!
www.terranullius.it OKKUPATA!

vieni da me e okkupati piè!

Ribellula ha detto...

ehehehe spamma, spamma ;-)

Che io ti vengo a trovare all' "okkupazione"!