Tra le molteplici direzioni lungo le quali
Oggi il presidente nicaraguense Daniel Ortega è stato in visita ufficiale a Mosca. In questa occasione Medvedev ha ribadito che i legami tra Mosca e Managua saranno sempre più stretti. I colloqui tra i due capi di stato si sono incentrati sulla necessità di incentivare la collaborazione relativamente al commercio, alla scienza, alla tecnologia e alle infrastrutture, ma Medvededv ha anche ribadito il suo interesse nei confronti del progetto nicaraguense di realizzare un canale transoceanico che colleghi l’Atlantico e il Pacifico, passando appunto per il piccolo Stato centroamericano. Il canale, secondo il presidente russo, “garantirebbe la sicurezza nella regione caraibica, nell’intera regione latino-americana e nel mondo.”.
L’incontro di Mosca è stato preceduto, la scorsa settimana, dalla visita a Managua del vice primo ministro russo Igor Sechin, per discutere il progetto di Ortega di un canale interoceanico, ma anche per rafforzare la cooperazione nell’esplorazione per la ricerca di petrolio e gas naturale. Non solo: oltre al primo ministro dalla Russia sono arrivate a Managua anche tre navi da guerra cariche di computer, medicine e altri beni, per un totale di circa duecentomila dollari.
L’idea di un canale nicaraguense che colleghi i due oceani non è una novità assoluta: in auge nel 19eseimo secolo, cadde tuttavia in discredito dopo che gli Stati Uniti optarono per la costruzione del canale di Panama, inaugurato nel 1914.
Negli ultimi anni comunque le autorità del Nicaragua hanno rilanciato l’idea, motivandola con l’eccessivo affollamento che affliggerebbe il Canale di Panama. I legami tra Russia e Nicaragua sono in questo momento molto stretti, ove si consideri anche che lo Stato centroamericano è stato l’unico, oltre alla Russia, ad aver riconosciuto l’indipendenza dell’Abkhazia e dell’Ossezia del Sud, le due province secessioniste che si sono staccate dalla Georgia in occasione della guerra lampo di agosto contro
alcune informazioni contenute nell'articolo sono state ricavate dai siti online di Voice of America e Khaleej Times
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