sabato 21 marzo 2009

Faccia da rumeno


Ieri sera mi sono imbattuto in una notizia Ansa in primo piano, e ora irreperibile (ma sulla stessa linea si può leggere qui), che titolava sul fatto che i due rumeni nuovi fermati per lo stupro della Caffarella “assomigliano” ai due rumeni inizialmente fermati e poi risultati innocenti rispetto all'accusa - cosa per altro che non si sottolinea abbastanza.

Ora, capisco che nella concitazione del momento possa esserci stata confusione e in ogni caso non mi sogno di pronunciarmi sulla tragedia umana di chi ha subito uno stupro; ma è sulla comunicazione mediatica, su notizie solo ipotetiche date in modo assertorio, che è davvero il caso di continuare a riflettere, e dunque mi chiedo: cosa significa che “assomigliano”?

Significa forse che entrambi i nuovi fermati assomigliano ad entrambi i primi due sospetti? Significa, cioè, che esisterebbe una perfetta corrispondenza “biunivoca” dei quattro personaggi presi a due a due? Quanto è probabile una tale duplice "somiglianza"? Oppure il fatto che “assomigliano” ai primi due significa che, plasticamente, ciascuno dei due rumeni assomiglia a ciascuno dei due iniziali sospetti?

Non sarà che, per i media, per la politica e, purtroppo, per una parte non irrilevante dell’opinione pubblica, tutti e quattro hanno semplicemente la faccia da rumeno?

2 commenti:

Unknown ha detto...

E' ovviamente lo stesso fenomeno per cui non riusciamo a distinguere i cinesi tra di loro, né i cinesi dai Thailandesi, dai Giapponesi, dai Birmani, dai Vietnamiti, dai Cambogiani, dai tibetani ecc.

Certo che hanno facce da rumeno. Sono rumeni.
A questo punto io metterei da parte le ipocrisie e inizierei con la pulizia etnica.

Ribellula ha detto...

ogni cosa a suo tempo