sabato 20 giugno 2009

Il presidente del Consiglio nel bunker della cancelleria


di Gim Cassano

“Il premier è ricattabile”: è la voce della minoranza parlamentare. Vero, anzi, verissimo, ed è ben vero che il ricatto non solo è cosa spregevole per chi lo perpetra, ma è anche condizionante per chi lo subisce e che, proprio per questo, l’unica strada per chi si trovi in queste condizioni è quella di fare chiarezza, ed assumersi le proprie responsabilità. E dimostrare, se possibile, che il ricatto, o il complotto in questo caso, si fonda su falsità e sul nulla, oppure tacere senza parlare di congiure. Ma appare evidente che il cavaliere ed i suoi più vicini collaboratori non stiano scegliendo questa strada, e che invece preferiscano limitarsi ad invocare il complotto, associandovi la figura di un D’Alema perfido, che ha anticipato lo scoop parlando di “scossa”.

Nessun commento: