domenica 14 giugno 2009

Il recinto è aperto


Leggo su La Repubblica (ho riportato l’articolo di seguito) di ronde nere che scalpitano in attesa del via libera da parte del Senato al ddl sulla sicurezza. (qui potete vedere che belle uniformi che avranno, con tanto di aquila imperiale!)

Sulla giustizia fai-da-te – che può nascere solo dove lo Stato è svuotato delle sue prerogative – si addensano una folla di cattivi presagi, sui quali ho già avuto occasione di ragionare (per esemipio qui e qui).

Recentemente ho proposto anche un articolo di Roberto Mancini su The Guardian, che dall’analisi del voto europeo traeva la drastica conclusione che il potere reale è oggi nelle mani della Lega Nord.

Ai cattivi presagi aggiungo ora una considerazione: in Italia e, ancor di più, all’estero, esiste una diffusa preoccupazione per l’attacco frontale ai capisaldi della democrazia, un allarme che si concentra, per molti aspetti giustamente, sulla persona del cavaliere, mentre i deliri xenofobi e segrazionisti della Lega sono stati troppo a lungo considerati quasi alla stregua di un rumoroso folclore.

Ma sarebbe il caso di tenere a mente che una volta che gli argini che delimitano la democrazia siano saltati, il recinto è aperto. (ppc)


Dicono di essere più di 2.000 in tutta Italia, pronti ad indossare una divisa per "collaborare con le autorità contro la delinquenza". Sono le "ronde nere": camicia kaki, basco con aquila imperiale romana, una fascia nera al braccio con impressa la "ruota solare" e pantaloni grigi. Sono i volontari della Guardia nazionale italiana, pronti a pattugliare le strade 24 ore su 24, affiancando le ronde padane, non appena sarà approvato dal Senato il disegno di legge sulla sicurezza.
Sponsor l'Msi. L'iniziativa è stata presentata oggi a Milano, durante il primo convegno nazionale del Movimento sociale italiano-Destra italiana, che fornisce supporto logistico e finanziario e mette a disposizione le risorse per il progetto.
Saya: "Volontari, ex agenti". Ispiratore politico della GNI, Gaetano Saya, rinviato a giudizio nel 2004 per aver diffuso "idee fondate sulla superiorità e l'odio razziale", lo stesso che qualche anno fa parlò degli immigrati come "un pericolo per la nostra razza". "Abbiamo superato ampiamente le duemila adesioni. Ogni giorno - spiega orgoglioso - ne arriva una valanga di nuove, soprattutto ex appartenenti alle forze dell'ordine".
Comandante, ex ufficiale dei carabinieri. Il comandante della Guardia Nazionale Italiana è un colonnello dei carabinieri in riserva. Augusto Calzetta, 67 anni, carriera fra Genova e la Versilia, che vanta l'arresto di Ovidio Bompressi e le indagini sul mostro di Barbagli a Genova e sul sequestro dell'Achille Lauro. Un anno fa è stato arrestato dagli ex colleghi perché sospettato di essere coinvolto in una storiaccia di lucro sulle cremazioni: "Frottole: non c'entro niente".
"Siamo apolitici". Della GNI ci tiene a dire che è "apolitica: né neri, né verdi, né gialli. E' una Onlus che vuole fare del bene ai cittadini. Vogliamo vigilare su determinate aeree, ma niente manganelli, elmetti e svastiche". Eppure gli elmetti fanno parte della divisa ufficiale. Chi mette i soldi? "Per ora ne abbiamo pochissimi. Speriamo nel governo". Cosa farete in concreto? "Andremo in giro nei posti malfamati, controlleremo e riferiremo a chi di dovere".
Minniti: "Fermate questo delirio". "E' un colpo al cuore ai principi di ogni democrazia liberale", tuona il Pd. "Dopo le camicie verdi - afferma il responsabile sicurezza Marco Minniti - arrivano le camicie grigie promosse dall'Msi. Esatta la previsione di una cattiva "partitizzazione" della sicurezza nel nostro paese. Ora si faccia qualcosa per fermare questo sconcertante delirio".

(Fonte: La Repubblica)

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