domenica 5 luglio 2009

il premier ostaggio politico della Lega

Il “pacchetto sicurezza” segna un ulteriore, deciso allontanamento dell’Italia dal numero delle democrazie liberali e apre la strada ad esiti solo in parte immaginabili.

Sono molte le domande, inquietanti, che la nuova legislazione solleva. Per esempio: con un premier che è sempre più ostaggio politico della Lega, cosa garantisce che nelle ronde non prevalgano elementi violenti? E cosa garantisce, stando al clima politico generale, che le ronde non vengano usate, presto o tardi, come strumento politico e di intimidazione?

Con il pacchetto sicurezza l’Italia compie un grottesco salto indietro, mettendo in atto misure che, come si legge nella lettera aperta scritta da Camilleri, Fo ed altri, non si vedevano dal tempo del fascismo. Vi invito a leggere questa lettera, che pubblico di seguito, e a diffonderla. (ppc)
Alla cultura democratica europea e ai giornali che la esprimono
Le cose accadute in Italia hanno sempre avuto, nel bene e nel male, una straordinaria influenza sulla intera società europea, dal Rinascimento italiano al fascismo. Non sempre sono state però conosciute in tempo. In questo momento c’è una grande attenzione sui giornali europei per alcuni aspetti della crisi che sta investendo il nostro paese, riteniamo, però, un dovere di quanti viviamo in Italia richiamare l’attenzione dell’opinione pubblica europea su altri aspetti rimasti oscuri. Si tratta di alcuni passaggi della politica e della legislazione italiana che, se non si riuscirà ad impedire, rischiano di sfigurare il volto dell’Europa e di far arretrare la causa dei diritti umani nel mondo intero.Il governo Berlusconi, agitando il pretesto della sicurezza, ha imposto al Parlamento, di cui ha il pieno controllo, l’adozione di norme discriminatorie nei confronti degli immigrati, quali in Europa non si vedevano dai tempi delle leggi razziali.È stato sostituito il soggetto passivo della discriminazione, non più gli ebrei bensì la popolazione degli immigrati irregolari, che conta centinaia di migliaia di persone; ma non sono stati cambiati gli istituti previsti dalle leggi razziali, come il divieto dei matrimoni misti. Con tale divieto si impedisce, in ragione della nazionalità, l’esercizio di un diritto fondamentale quale è quello di contrarre matrimonio senza vincoli di etnia o di religione; diritto fondamentale che in tal modo viene sottratto non solo agli stranieri ma agli stessi italiani. Con una norma ancora più lesiva della dignità e della stessa qualità umana, è stato inoltre introdotto il divieto per le donne straniere, in condizioni di irregolarità amministrativa, di riconoscere i figli da loro stesse generati. Pertanto in forza di una tale decisione politica di una maggioranza transeunte, i figli generati dalle madri straniere irregolari diverranno per tutta la vita figli di nessuno, saranno sottratti alle madri e messi nelle mani dello Stato. Neanche il fascismo si era spinto fino a questo punto. Infatti le leggi razziali introdotte da quel regime nel 1938 non privavano le madri ebree dei loro figli, né le costringevano all’aborto per evitare la confisca dei loro bambini da parte dello Stato.Non ci rivolgeremmo all’opinione pubblica europea se la gravità di queste misure non fosse tale da superare ogni confine nazionale e non richiedesse una reazione responsabile di tutte le persone che credono a una comune umanità. L’Europa non può ammettere che uno dei suoi Paesi fondatori regredisca a livelli primitivi di convivenza, contraddicendo le leggi internazionali e i principi garantisti e di civiltà giuridica su cui si basa la stessa costruzione politica europea.È interesse e onore di tutti noi europei che ciò non accada. La cultura democratica europea deve prendere coscienza della patologia che viene dall’Italia e mobilitarsi per impedire che possa dilagare in Europa.A ciascuno la scelta delle forme opportune per manifestare e far valere la propria opposizione.
Andrea Camilleri, Antonio Tabucchi, Dacia Maraini, Dario Fo, Franca Rame, Moni Ovadia, Maurizio Scaparro, Gianni Amelio
Fonte: Micromega

2 commenti:

Unknown ha detto...

Pier Paolo,

Ti invito a fare un salto sul mio blog e a dare un' occhiata agli ultimi due post. Credo sia un' iniziativa che potresti trovare interessante.

Ribellula ha detto...

Perché, credi forse che io non sia già passato da te? ;-)
Penso tu abia fatto bene ad aderire, pur con le giuste riserve, e credo che lo farò anch'io.

pp