Lo scrivo a puntata fatta e come osservazione accessoria: per carità, non è che io non sia d’accordo (leggi sotto), è che mi piacerebbe trasformare lo sciopero in permanente; voglio dire, non ci dovrebbe essere bisogno di un’occasione specifica per non guardare “Porta Porta”; e Porta a Porta è da sempre un megafono del berlusconismo anche quando il premier non è in trasmissione, ma è un’operazione culturale che sfugge ai più: la maggior parte degli italiani si forma ancora un’opinione attraverso la televisione e questo significa che c’è ancora moltissimo da fare. L’idea di boicottare Porta a Porta quando la farsa è arrivata al parossismo tutto sommato mi pare debole. Io farei una cosa più forte, chessò, "buttiamo la televisione"… (ppc)
NON GUARDARE "PORTA A PORTA": sciopero pre-manifestazione per la libertà di informazione
Considerato l'ultimo colpo di mano del premier, ossia l'annullamento della puntata di Ballarò per dare campo libero all'ovazione di Porta a Porta in occasione della consegna delle prime case ai terremotati d'Abruzzo, Altraprospettiva propone un nuovo sciopero: a supporto di quanto previsto per il prossimo sabato, SI INVITA A NON GUARDARE LA PUNTATA DI PORTA A PORTA DI MARTEDI' 15 SETTEMBRE: ci sarà modo in ogni caso di saper quanto avvenuto attraverso tg e servizi dei giorni successivi, nonché tramite altri mezzi d'informazione.
In particolare, si invita a SOLLECITARE OGNI CONOSCENTE DOTATO DI UNA TV CONNESSA AL RILEVTORE AUDITEL ad evitare di vedere la nuova autocelebrazione del premier: uscite insieme, offrite loro una pizza fuori, o semplicemente convincete anche i vostri amici ad aderire allo sciopero. L'importante è ruscire a dimostrare al Signor B. di quante meno persone effettivamente tenga in pugno, rispetto a quante egli invece creda.(AM)
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