Non ho mai voluto insinuare che i conservatori siano stupidi. Intendevo dire che gli stupidi sono generalmente conservatori.
John Stuart Mill
Ricevo altrove un commento ad alcune mie considerazioni che ritengo meritevole di attenzione, ed è il seguente:
Questo è il commento di un italiano ignorante,servile,uomo della strada che negli anni di tangentopoli;(quando gli “intellettuali” -sia di destra che di sinistra- si spartivano le maestranze con il popolo delle tessere bianche e rosse) non avendo alcuna tessera, è rimasto senza lavoro perchè i grandi uomini della vecchia politica(alcuni ancora in gioco) gli chiesero di pagare una tangente. E’ questa la bella Italia che gli antiberlusconiani vogliono?Il problema, lo voglio dire con la massima chiarezza, è che ha la sua parte di ragione. La colpa non è degli “ignoranti”, di chi è sprovvisto di strumenti critici ed è culturalmente berlusconiano - paradossalmente anche quando non lo vota, e ritengo ce ne siano moltissimi anche a sinistra – perché è tipicamente qualunquista e menefreghista, cioè rappresenta quel serbatoio culturale al quale il berlusconismo attinge. Io sono molto lontano dal credere che chiunque voti a destra sia ignorante, io non ho mai amato questo tipico classismo di una certa sinistra, così poco incline ad assumersi le proprie responsabilità e non ho alcuna intenzione di assumere questa equazione.
Anche perché questo significherebbe dimenticarci, colpevolmente, di aver avuto una sinistra del tutto incapace di contrastare il berlusconismo come fenomeno. Io, dunque, e lo dico una volta per tutte, nego che esista una correlazione diretta tra ignoranza e propensione a votare a destra; e tuttavia sostengo che esista una correlazione abbastanza diretta tra l’ignoranza e il consenso personale tributato al cavaliere. Così come credo che sia ignorante, e anche razzista, chi aderisce naturalmente e acriticamente all’idea, insistentemente propalata da un’informazione falsa e servile, che esista un nesso tra sicurezza e immigrazione.
Detto questo, prendo molto sul serio commenti come quello che ho ricevuto, perché hanno la loro sostanziale parte di ragione: la responsabilità della situazione che si è prodotta è largamente degli "intellettuali"; i migliori complici del berlusconismo sono coloro i quali hanno a lungo vagheggiato, senza saperla condurre, una "rivoluzione culturale" che invece è stata attuata con successo dalle televisioni commerciali e dal cinema dei Vanzina. La colpa, insomma, è anche nostra, e quando critico il berlusconismo, inteso come fenomeno culturale, questo non lo dimentico mai.
Nessun commento:
Posta un commento