domenica 3 gennaio 2010

Moratti: Craxi come Giordano Bruno, ovvero più la si spara grossa e meglio è

L’aspetto più inquietante della proposta del sindaco di Milano Letizia Moratti, di intitolare una strada della città a Bettino Craxi, non è la necessità evocata di “ripensare la sua figura prima di tutto dal punto di vista umano, poi politico e storico”. Molto meno digeribile è l’accostamento avanzato dalla Moratti per giustificare la sua proposta: Craxi come Giordano Bruno, bruciato sul rogo ma poi riabilitato dalla storia, al quale sono state intitolate vie e piazze. Che Giordano Bruno sia un simbolo della libertà di pensiero contro l’intolleranza, mentre lo statista italiano è una figura decisamente controversa, poco importa, ormai si può dire qualunque cosa; anzi, secondo una regola consolidata della comunicazione populista, più grossa la si spara e meglio è. Al tempo del berlusconismo nessun revisionismo è fuori luogo; dopo il benevolo accoglimento del post-fascismo nella casa del pensiero di destra “moderato” e la berlusconizzazione di molti fascisti figuriamoci se non si può intitolare una via al buon Bettino.

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