
Molti scrivono oggi salutando con favore almeno la nascita del bipolarismo in Italia. Ora saremmo come le altre democrazie europee, dove a catalizzare il grosso dei voti sono soltanto due partiti.
Sarà vero, ma personalmente rimango molto perplesso. Non perché non mi piaccia il bipolarismo - al contrario, lo ritengo in linea di principio auspicabile - ma perché credo che la dialettica politica che ha prodotto la specifica forma di questo bipolarismo italiano sia mediocre e sostanzialmente insincera (almeno una delle due parti non è realmente disponibile al dialogo e non lo sarà).
Più che il bipolarismo ho visto un’omologazione al ribasso. Sarà questo il segno più tangibile di una democrazia finalmente matura?
5 commenti:
adesso si, come direbbe qualcuno, siamo pronti a mangiare merda. si perchè negli ultimi anni non ci hanno governato anzi, ci hanno "educato"a digerire la merda che sgorga dai loro animi. e allora ringraziamoli, ringraziamo tutti. ci hanno rinforzato lo stomaco, adesso siamo pronti a digerire anche più di quanto un cane riuscirebbe a fare (con tutto rispetto per l'animale). ricominciamo da zero o da capo?
Anto, hai ragione, ci hanno rinforzato lo stomaco, ma stavolta potrebbero persino perdere quei pochissimi freni inibitori che avevano... La vedo dura. Conosceremo la capienza del nostro stomaco!
ironizzo per non scappare via..e sai cosa voglio dire. sono andato via dalla mia terra perchè non digerivo "certe" cose. arrivo qui, nella capitale e mi accorgo che politica è sinonimo di tanti fattori da cui ero/sono fuggito. ma ogni volta che scappi da un posto di porti dietro un pò di terra sotto i piedi, scrolli le spalle, ti rimbocchi le maniche e ti dici: domani andrà meglio. anche oggi, a "frontiere chiuse" voglio sperare in qualcosa di buono, ma non dalla politica anzi, da chi mi sta intorno, da chi posso guardare in faccia, da chi beve con me la stessa acqua. abbiamo, ho vomitato così tanto da aver imparato la lezione, come facevano gli antichi con le bacche velenose. Una volta che hai capito eviti. Una volta che hai vomitato ti curi e se ognuno di noi ne ha voglia, possiamo arrivare a non vomitare più, a non ingurgitare le loro stronzate, a farci sentire se ce ne sarà il bisogno. dobbiamo muovirci, è arrivato il momento di aprire gli occhi e di chiudere lo stomaco! insieme, verso un obiettivo unico...la dignità di uomo prima, cittadino durante.
Caro Caserta
e' un piacere - metaforicamente - sbattere il muso sul tuo blog; dai tempi de "La gabbia" non ho piu' avuto il piacere di leggere tue dichiarazioni :-) ma adesso che hai messo su questo "coso" verro' a farti visita. Sulla distruzione della sinistra ci sara' da parlare parecchio; io, per ora, ho taciuto, perche' aspetto che il sangue nelle vene rallenti, prima di dire qualcosa che abbia un minimo di senso. Quello che e' certo e' che bisogna ricostruire. E' banale, e' scontato, pero' il problema e' che ora tentera' la ricostruzione chi ha determinato la distruzione della sinistra... staremo a vedere se ci sara' qualche novita' seria in giro...
Ti abbraccio
Marco Capodimonti
http://www.nonostante.org
Ciao Marco,
Mi fa piacere avere tue notizie! Anche se, davvero, ci sono stati momenti migliori. Bisogna ricostruire, e bisogna riflettere molto, e bisogna farlo senza scuse, perchè quando si prende una batosta così c'è solo da meditare sulle cause e sul modo migliore per ricominciare.
A presto,
P.P.
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