venerdì 6 giugno 2008

Le due anime della maggioranza


L’improvviso dietrofront di Berlusconi sul reato di clandestinità, resosi necessario per via delle molte critiche che ha sollevato in primo luogo da parte dell’Onu, di autorevoli organismi internazionali e, non da ultimo, da parte del Vaticano, se va accolto positivamente suscita del resto più di una riflessione. In primo luogo sullo stato di salute della nostra democrazia: è sintomatico che una correzione di rotta ci venga imposta dall’esterno. Un’ulteriore dimostrazione che l’argine a tentazioni anti-democratiche dipende in questo momento soprattutto dalla vigilanza della comunità internazionale. Non sono segnali incoraggianti.Un altro spunto di riflessione proviene dalle divisioni in seno alla stessa maggioranza. La Lega non ha preso davvero bene la brusca inversione di tendenza che il premier ha dovuto attuare per venire fuori da una situazione diventata insostenibile. A questi tira e molla dovremo fare di nuovo l’abitudine: la neodestra che governa il Paese non è omogenea, è anzi una maggioranza a due anime.

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