martedì 28 settembre 2010

Televisione e Arte

Un connubio dal quale la prima è la sola a trarre vantaggio

Mi rendo conto che la questione è aperta, ma personalmente credo che Arte e televisione, televisione e talento abbiano ben poco in comune. Anche se può accadere che ci sia del talento in televisione, credo che nel complesso non ci sia e non possa esserci Arte in linea di principio. Mi dicono che l’Arte è cambiata, e cambiata è la sua funzione. Certo, ma quello che non è cambiato è che una delle funzioni fondamentali dell’Arte dovrebbe consistere nell’essere scomoda, nel saper essere critica e nell’avere il coraggio di farsi sgradita al potere. Ma non è davvero questo che sta accadendo. Al contrario, nel momento in cui la selezione e la produzione dell’Arte è inglobata dalla televisione, questa fondamentale funzione è neutralizzata in partenza. L’Arte ne esce enormemente depotenziata e la televisione è la sola a trarre vantaggio da questo connubio. Nel momento in cui il significato delle parole “Arte” e “talento” viene risemantizzato (“talent show”), legandolo strettamente alla televisione, l’operazione è compiuta e completa. Sarà anche arte, ma è certamente del tutto innocua, e innocui sono quasi tutti gli “artisti” sfornati da questa inesauribile fabbrica mediatica, che non direbbero qualcosa di scomodo nemmeno sotto tortura - quando non devono leggere sul gobbo cosa dire - avendo ricevuto in cambio l’agognato giocattolo.
L’arte resa inoffensiva ma spettacolarizzata è intrattenimento.
Diverso è, ovviamente, il caso in cui l’Arte sia il punto di partenza e il punto di arrivo e il mezzo sia, appunto, semplice mezzo o casuale passaggio, quindi dei punti d’incontro sono teoricamente possibili. Sotto la mia obiezione ricade, invece, tutto quanto è progettato per la televisione, pensato e confezionato appositamente per la televisione, che non è non può essere altro che intrattenimento. La differenza è tra usare l'arte per fare televisione e usare un qualsiasi mezzo per fare e veicolare l'arte, ma nel caso della televisione tale è l’invadenza e l’ormai consolidato cattivo uso del mezzo che il secondo modello è quasi del tutto inesistente.

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