giovedì 13 novembre 2008

L'asse Roma-Mosca


Il fatto che la “gaffe” del Cavaliere su Obama provenisse da Mosca autorizzava a pensare a qualcosa di più di una delle solite battute da bar della domenica. Una “carineria” sparata proprio durante una conferenza stampa fianco a fianco con il presidente russo Medvedev, a margine di un incontro volto a rafforzare la partnership economica tra i due paesi. La conferma è arrivata puntuale e svela una precisa scelta di politica estera, che fino ad oggi era rimasta al limite dell’implicito, ma che il cambio di rotta segnato dalle elezioni americane ha evidentemente contribuito a palesare. A sei mesi di distanza dall’insediamento del nuovo governo, non esiste più alcun dubbio sul fatto che Berlusconi guardi a Mosca come il principale alleato politico ed economico.

Berlusconi ha parlato a margine del vertice italo-turco che si è tenuto ieri a Smirne, da dove ha provato a ribadire la sua candidatura a quel ruolo di “ponte” tra Washington e Mosca già prospettato al presidente russo.

Riferendosi all’installazione di tecnologie antimissile americane in Polonia e Rpubblica Ceca, il Cavaliere ha affermato che le "provocazioni" dell'Occidente avrebbero causato, da parte di Mosca "reazioni di fermezza". Prendendo dunque posizione anche sul conflitto russo-georgiano. Berlusconi trae spunto da questa constatazione per invitare Usa e Russia a "fissare un incontro per evitare di tornare ai decenni terribili della guerra fredda, cosa che il mondo non può accettare".

La giravolta del Cavaliere è da vero funambolo della politica e a dir poco sfacciata: gli errori dell’amministrazione Bush, anche nello spazio post-sovietico, sono indiscutibili, ma a rimproverarglieli è proprio il fedele alleato di ieri.

La scelta di campo risulta ancora più chiara, se vista sullo sfondo del rifiuto italiano di assumere impegni in materia di riduzione delle emissioni di CO2. Uno smarcamento condiviso da buona parte dei paesi dell’est europeo, che hanno più fame di sviluppo.


1 commento:

Angelo D'Amore ha detto...

LA SINISTRA MANGIA SE STESSA.

VENDOLA ATTACCA SANTORO.

A SINISTRA IL CAOS, E' TOTALE.