Berlusconi ha parlato a margine del vertice italo-turco che si è tenuto ieri a Smirne, da dove ha provato a ribadire la sua candidatura a quel ruolo di “ponte” tra Washington e Mosca già prospettato al presidente russo.
Riferendosi all’installazione di tecnologie antimissile americane in Polonia e Rpubblica Ceca, il Cavaliere ha affermato che le "provocazioni" dell'Occidente avrebbero causato, da parte di Mosca "reazioni di fermezza". Prendendo dunque posizione anche sul conflitto russo-georgiano. Berlusconi trae spunto da questa constatazione per invitare Usa e Russia a "fissare un incontro per evitare di tornare ai decenni terribili della guerra fredda, cosa che il mondo non può accettare".
La giravolta del Cavaliere è da vero funambolo della politica e a dir poco sfacciata: gli errori dell’amministrazione Bush, anche nello spazio post-sovietico, sono indiscutibili, ma a rimproverarglieli è proprio il fedele alleato di ieri.
La scelta di campo risulta ancora più chiara, se vista sullo sfondo del rifiuto italiano di assumere impegni in materia di riduzione delle emissioni di CO2. Uno smarcamento condiviso da buona parte dei paesi dell’est europeo, che hanno più fame di sviluppo.
1 commento:
LA SINISTRA MANGIA SE STESSA.
VENDOLA ATTACCA SANTORO.
A SINISTRA IL CAOS, E' TOTALE.
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