GINEVRA - Anche l'Onu boccia la legge-bavaglio: non solo chiede al governo di "sopprimere o rivedere" il discusso ddl intercettazioni, ma annuncia una missione in Italia, nel 2011, per esaminare la situazione della libertà di stampa e il diritto alla libertà di espressione. A lanciare l'allarme è il relatore speciale sulla libertà di espressione delle Nazioni Unite, Frank La Rue, che in un comunicato chiede al governo italiano di "abolire o modificare" il disegno di legge sulle intercettazioni perché "se adottato nella sua forma attuale può minare il godimento del diritto alla libertà di espressione in Italia".
Un avvertimento che ha "spiazzato" il ministro degli Esteri, Franco Frattini, che si dice "fortemente sconcertato e sorpreso per la posizione del rappresentante dell'Onu" sul ddl intercettazioni". In "tutti i paesi democratici il parlamento è sovrano e decide"
Da Repubblica
“In tutti i paesi democratici il parlamento è sovrano e decide?” In questo contesto non è una frase logica e innocua come potrebbe sembrare: cosa succede se il parlamento decide qualcosa che lede esattamente le fondamentali prerogative della democrazia (ed è proprio questo che contesta La Rue)? Evidentemente Frattini condivide la stessa idea di democrazia del premier, di buona parte del Pdl e di non pochi dei suoi elettori: chi vince le elezioni fa semplicemente quello che gli pare, la democrazia si identifica con il consenso. Se non la pensasse così, non sarebbe né spiazzato né sconcertato per le legittime critiche mosse da un funzionario dell'ONU, che ha facoltà di ricordare a uno Stato membro il suo obbligo di comportarsi in conformità al suo statuto.
Un avvertimento che ha "spiazzato" il ministro degli Esteri, Franco Frattini, che si dice "fortemente sconcertato e sorpreso per la posizione del rappresentante dell'Onu" sul ddl intercettazioni". In "tutti i paesi democratici il parlamento è sovrano e decide"
Da Repubblica
“In tutti i paesi democratici il parlamento è sovrano e decide?” In questo contesto non è una frase logica e innocua come potrebbe sembrare: cosa succede se il parlamento decide qualcosa che lede esattamente le fondamentali prerogative della democrazia (ed è proprio questo che contesta La Rue)? Evidentemente Frattini condivide la stessa idea di democrazia del premier, di buona parte del Pdl e di non pochi dei suoi elettori: chi vince le elezioni fa semplicemente quello che gli pare, la democrazia si identifica con il consenso. Se non la pensasse così, non sarebbe né spiazzato né sconcertato per le legittime critiche mosse da un funzionario dell'ONU, che ha facoltà di ricordare a uno Stato membro il suo obbligo di comportarsi in conformità al suo statuto.
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