Ha solo 21 anni e un talento straordinario. Questa bella favola sportiva, correlato di un vissuto difficile – all’età di due anni Mario è stato abbandonato dai genitori naturali e adottato dai coniugi Balotelli – non avrebbe bisogno di alcuna ulteriore precisazione, non dovrebbe essere necessario dire, per esempio, che Mario Balotelli ha la pelle nera. E invece, nell’Italia della Lega purtroppo non è così. Non solo la Lega , aggiungo: nell’Italia del razzismo latente. Si provi a fare un semplice esperimento: chiedere in giro quanti italiani ci sono nell’Inter (notoriamente pochi). Io c’ho provato, quando Balotelli era ancora interista a tutti gli effetti: dopo un po’ di fatica saltava fuori il nome di Marco Materazzi, difensore arcigno e non più di primo pelo, eroe del titolo mondiale del 2006, che Mourinho butta nella mischia solo quando la squadra è in sofferenza e un po’ di fisicità aiuta. Scavando ancora di più balena il nome di Santon, giovane di sicura prospettiva. Poi nulla più. E Mario Balotelli?. Ricordo anche un noto quiz televisivo serale, durante il quale il conduttore rivolse la stessa domanda al pubblico: gli ritornò solo il nome di Materazzi. E Balotelli? Non passò per la testa né al pubblico, né al conduttore, né agli autori, né al concorrente… Mario Balotelli ha la pelle nera e molti italiani non solo non accettano, ma semplicemente non concepiscono che ci possano essere altri italiani con la pelle nera, o gialla, od olivastra. Non lo concepiscono molti italiani insospettabili, molti che non sono razzisti - ma hanno sempre pronto un “però” – , insomma, come si direbbe, brava gente.
Mario Balotelli, calciatore italiano, da stasera è anche calciatore della nazionale. Simbolo suo malgrado.
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