Mariastella Gelmini non ha voluto incontrare i docenti precari della scuola, perché ha ritenuto, e dichiarato (2 settembre) che le loro proteste, per avere in molti casi titoli su titoli ma non un posto di lavoro, siano frutto di strumentalizzazione politica; ha dichiarato (13 settembre), con un sorrisino sprezzante, che non ricorda l’avvio di un anno scolastico che non sia stato accompagnato da polemiche, come se la situazione attuale della scuola pubblica italiana non presentasse alcuna anomalia significativa rispetto ai suoi tradizionali, certamente importanti, problemi.
Io non ricordo, anche rovistando nel peggio, un ministro così ostile alla categoria professionale che dovrebbe rappresentare: un ministro della scuola e dell’università contro la scuola e contro l’università.
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