martedì 19 ottobre 2010

Lo sconcerto della stampa rumena: l'aggressore della donna uccisa applaudito da decine di italiani


"L'aggressore della donna rumena uccisa a Roma applaudito da decine di italiani". È il titolo di oggi della versione online del giornale rumeno Jurnalul, uno dei molti che da voce allo sconcerto dell’opinione pubblica rumena di fronte alle immagini del video che testimonia gli applausi tributati ad Alessio Burtone, il ventenne che ha colpito con un pugno Maricica Hăhăianu, uccidendola.

Ma non è solo il video il problema, in Italia, a parte scalmanati e razzisti, palesi c’è un coro sommesso dell’opinione pubblica che declassa l’omicidio a ragazzata: ma si, non l’ha fatto mica apposta. Come se per questo la legge non avesse già un nome: si chiama omicidio preterintenzionale, e non è esattamente una cosuccia. Per la stessa tipologia di reato, maturato per altro in circostanze simili, Doina Matei sta scontando 16 anni di carcere. In quel caso non ci furono applausi, e ci mancherebbe altro; in compenso l’immancabile processo mediatico si svolse in un clima di sfrenato giustizialismo.

Non ci dovrebbe essere null’altro da dire e null’altro da aggiungere su questa vicenda, se non lasciare la parola alla giustizia, ma quelle immagini sono così tristemente eloquenti nel mostrarci che a qualcuno, per il quale nemmeno Alemanno, ribattezzato con disprezzo “sindaco di Bucarest”, è abbastanza a destra, sfugge l’essenziale, che una donna è stata uccisa, al punto da applaudire l’omicida. Una simile aberrazione non è un caso isolato di qualche decina di fascisti, è solo il risvolto visibile di tanti commenti in troppi forum, e non è comprensibile al di fuori del sottointeso che la vita di una rumena non vale poi tanto, e certamente non merita di rovinare la vita di un “ragazzo”.

2 commenti:

liviu 27 ha detto...

Vergogna gli italiani que hanno applaudito un killer che ha ucciso un romano e italiano che, come romano, americano, era tutto un uomo e tutto omicidio è omicidio. Non tutti i romeni sono sempre lo stesso piatto, non tutti i romeni sono ladri, sono un milione di romeni che lavorano onestamente in Italia, molti di coloro che vengono giudicati come i rumeni e come criminali, sono zingari o rom in Romania, non rumeni. E la differenza tra il passaporto se si scrive Romano o Romm.
Così ha fatto i nazisti, credendo che il popolo ebraico e il peggio popolo, e li ho chiamati topi ,discriminati per giustificare i loro crimini. E vergognoso ad applaudire un assassino, Italiano, rumeno, americano , rimane ancora assassino , e coloro che applaudire il suo crimine è associato tacita . Io sono un romano di Romania si ribellò da ciò che accade in Italia e dei romeni onesti che lavorano sopportare gli insulti ogni giorno e la discriminazione degli italiani
Vergogna sui media e che discrimina contro i romani, è questa la democrazia? Sono terrorizzata se si chiama questa democrazia L'Italia non è un paese in cui vivere se questa è la vostra democrazia! Non essere indifferente, no alla violenza! Reati commessi da rumeni, italiani, albvanezi, ecc dovrebbero essere puniti, ma non tutti i romani devono soffrire per i crimini di alcuni

Pensieri che voglio sopportare un romanzo in Italia e dopo di giudicare, né comunicare tra loro in rumeno in Italia di paura. Scusa la mia scrittura, ma non riesco a scrivere in italiano perché non è la mia lingua madre

Ribellula ha detto...

Non ti preoccupare per la scrittura, il senso è chiaro e provo la stessa rabbia che provi tu per questo delirio che, a quanto pare, vede protagonisti sempre più italiani. I reati sono commessi sempre e solo dagli individui, criminalizzare gruppi e peggio ancora su base etnica è becero razzismo e non può essere altro.