venerdì 1 ottobre 2010

Una maggioranza tenuta insieme dal reciproco ricatto

Per Berlusconi il governo sarebbe uscito rafforzato dal doppio passaggio della fiducia, alla Camera e al Senato. In realtà nessuno è forte e tutti sono ricattabili, ed è il reciproco ricatto, forse più di ogni altra cosa, a tenere insieme la maggioranza. Bossi, da parte sua, all’indomani della fiducia votata dalla Camera, ha dichiarato che la strada è stretta, Maroni dice che si vota a marzo e non soltanto c’è da credergli, perché a questo punto è lo scenario più probabile, ma queste dichiarazioni rendono palese l’insofferenza della Lega e il patto di mera convenienza che nel frattempo rimane in piedi. Il tempo, dunque, di iniziare ad occuparsi dei problemi del Paese? Non scherziamo: il tempo che il cavaliere pensi in fretta, anzi tutto, a come continuare a non farsi processare nel caso in cui, il prossimo 14 dicembre, la Corte costituzionale bocci il legittimo impedimento, il provvedimento pro-tempore che lo tiene al momento lontano dalle aule di tribunale. In questa navigazione a vista, i problemi del Pese continuano a non essere presi nemmeno in considerazione. Le reali preoccupazioni del cavaliere sono, del resto, tutt’altro che una deduzione.

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