Santoro, secondo il tg1 di oggi delle 13:30, ha ritenuto di dover ascoltare una seconda volta la Macrì, sebbene sia stata definita un testimone irrilevante dai giudici. Annozero, prosegue il servizio, ha costruito “una tesi, che però interessa solo all’aula di Annozero e al suo pubblico santoriano”, come mostra il fatto che nessun giornale oggi ne ha parlato, tranne, manco a dirlo, il Fatto quotidiano, “il giornale di Travaglio”.
Ora, premettendo che non ho visto la puntata di Annozero, io faccio questa semplice considerazione. Essere d’accordo con Santoro evidentemente non è obbligatorio, e del resto esiste una garanzia nella possibilità di fornire una diversa versione o criticare l’impostazione di un programma. Sorvolo anche sulla telefonata di Masi, che considero frutto dell'insulsa concezione per cui l’obiettività giornalistica dovrebbe consistere nel non arrecare dispiacere a nessuno.
Ma che il “diritto di replica” debba essere affidato al tg della prima rete nazionale e che questo venga fatto, ancora una volta, in modo surrettizio, facendo passare tranquillamente punti di vista per cronaca, facendo propaganda e non informazione, è qualcosa di concepibile solo in un paese che Freedom House colloca ormai in modo stabile oltre il 70esimo posto al mondo per libertà dell’informazione, e non passa giorno senza che questo dato trovi un’eclatante conferma.
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